venerdì 8 novembre 2019

COMUNE E STATO SENZA SOLDI,MA NON INCOLPATE I PRESIDI

LETTERA DI DENUNCIA PUBBLICATA SU REPUBBLICA CRONACA DI NAPOLI 8/11/2019 Riconosciamo all’assessore all’Istruzione Annamaria Palmieri impegno e serietà nell’intervenire sui problemi della scuola per quel che può e comprendiamo che il Comune di Napoli non ha i soldi per garantire la manutenzione delle scuole di base (infanzia, primaria e scuola media; delle superiori se ne occupa la Provincia o adesso Città metropolitana) salvo ricorrere ai fondi europei, cosiddetto “Patto per Napoli” di cui il nostro plesso scolastico “Paisiello” ai Quartieri beneficerà per la sistemazione dei cornicioni pericolanti e il rifacimento dell’‘impermeabilizzazione del terrazzo di copertura soggetto a infiltrazioni. Ma il punto è questo: se il Comune che è proprietario degli immobili scolastici non ha i soldi, se lo Stato centrale non ha disponibilità in finanziaria, tanto è vero che il Ministro dell’Istruzione Fioramonti si vuole dimettere, tutte le responsabilità in caso di incidenti si scaricano sul dirigente scolastico considerato “datore di lavoro” dal decreto legislativo 81 del 2008 riguardante la sicurezza delle scuole. Adesso scopro che tra le tante incombenze, il dirigente scolastico come datore di lavoro ha anche il compito di far misurare il radon negli edifici scolastici e attuare misure di protezione in caso il valore di radon superi i 500 Bq/m3.Ovviamente ci vuole un esperto qualificato che lo misuri, ma chi lo paga? Le scuole superiori possono fare affidamento sulle tasse obbligatorie che i genitori pagano per la frequenza scolastica. Ma le scuole di base, dove i contributi sono volontari o inesistenti, non c’ è disponibilità di risorse. Ecco perché ci stiamo battendo per la modifica del decreto legislativo 81 del 2008 laddove individua noi presidi come datori di lavoro. Lo Stato si assuma le sue responsabilità come proprietario degli immobili scolastici, noi non siamo più disponibili a far da scaricabarile. Dispiace poi che ci vadano di mezzo i tecnici comunali, a loro volta incolpevoli del dramma della mancata sicurezza degli edifici scolastici. Pongo anche un’altra questione, relativa alla sicurezza. Proprio oggi ho dovuto dire alla mamma di una bambina affetta da sindrome di Lennox Gastaut che non posso autorizzare le maestre a darle da mangiare (frequenta una quinta elementare a tempo pieno). Finora le maestre, a loro rischio e pericolo, la imboccavano, ma adesso, in seguito ai richiami sulla sicurezza che ho dovuto fare ai docenti dopo la disgrazia del bambino morto in una scuola primaria di Milano, esse giustamente si rifiutano. Non ci hanno dato un assistente materiale presso il plesso scolastico “Gianturco”, seppure richiesto (quello che avevamo alcuni anni fa è andato in pensione e non è stato mai sostituito). La mamma mi ha detto che non manderà la bambina a scuola. In questo caso, anche in mancanza di risorse, io credo che il Comune possa intervenire, spostando un assistente materiale da una scuola dove ci sono casi meno gravi al nostro plesso per un caso così grave. Se la coperta è corta, qualcuno dovrà restare scoperto… Eugenio Tipaldi dirigente scolastico dell ’Istituto Comprensivo “D’Aosta-Scura” di Napoli

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