giovedì 20 luglio 2017
Lettera aperta alla ministra dell’Istruzione VALERIA FEDELI
domenica 16 luglio 2017
E SE I PRESIDI MINACCIASSERO, INSIEME A TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO, DI NON RIAPRIRE LE SCUOLE A SETTEMBRE?
Aggiungetemi ai 400 presidi e più che hanno rinunciato alla chiamata diretta per una «situazione ormai insostenibile», sia per la retribuzione «non proporzionale al nostro carico di lavoro e responsabilità», sia per le «inadeguate condizioni di sicurezza delle scuole», che «per «le continue molestie burocratiche».
Aggiungo che per senso di responsabilità, invece,lavorerò anche a casa per incentivare il merito e dare agli insegnanti ritenuti “migliori ” un piccolo premio economico.
Pare che vogliano dare a noi dirigenti scolastici, dopo tante proteste, un aumento di 50 euro lorde che diventano 20 euro lorde, con la beffa che il nostro stipendio diminuirà, per motivi tecnici che non sto qui a spiegare.
E’ inutile che le lamentele si rivolgono alla ministra Fedeli, perché chi decide è il ministro delle Finanze e nella spending review non ci sono tagli ai privilegi e agli sperperi, ma tagli alla scuola che pure viene ritenuta a parole dai politici (prima delle elezioni!) un settore importante per la crescita del paese.
L’OCSE ha per esempio criticato lo stipendio stratosferico dei dirigenti pubblici. Naturalmente non siamo noi, i dirigenti pubblici peggio pagati!
Forse ci ha svantaggiato la troppa responsabilità che abbiamo avuto nel dirigere le scuole. Pensate ai professori universitari che hanno minacciato di non svolgere le lezioni in autunno, se non aumentano il loro stipendio. Saranno accontentati.
E se minacciassimo, insieme a tutto il personale scolastico che è tartassato come noi, di non riaprire le scuole a settembre?
martedì 4 luglio 2017
LE SFORBICIATE SUL PERSONALE ATA
L a situazione finanziaria del Paese è messa piuttosto male se si pensa di risparmiare sul personale della scuola, al di là dei riconoscimenti professionali della Ministra per l’Istruzione (3000 euro per gli insegnanti?) o del Papa.
Leggo che ci sarà una riduzione di 2020 posti per il personale ATA prevista dalla Finanziaria del 2015 e nessuno si è preoccupato di abrogare questa norma.
Forse non è chiaro che le segreterie scolastiche sono al limite del collasso e non ce la fanno più a sostenere i gravami imposti dalla burocrazia, comprese le indagini a tappeto di ogni tipo che chiedono dati statistici e ultimo la formulazione delle graduatorie dei docenti.
Forse non è chiaro che i bidelli o collaboratori scolastici che dir si voglia, sono una risorsa importante per la scuola ,non solo per le pulizie, ma anche per la vigilanza, specie in contesti di scuole situate in aree a rischio.
Ancora una volta si sottovaluta questo aspetto facendo tagli lineari, senza considerare dove c’è più il bisogno. Una cosa è tagliare bidelli in una scuola a Capri e una cosa è tagliare bidelli ai Quartieri Spagnoli, per limitarci a due esempi della provincia di Napoli.
Altro errore è non prevedere assistenti tecnici nella scuola del primo ciclo. Si parla tanto di scuola digitale e si sottovaluta il fatto che c’è bisogno di manutenzione continua dei nuovi strumenti informatici, altrimenti diventano inservibili.
Si sprecano risorse per formazioni inutili , s’inventano “snodi formativi “ di tutti i tipi, solo per far guadagnar i soliti noti.
Quindi non è vero che non ci sono soldi: li si impiega in maniera sbagliata, per non dire altro.
Eugenio Tipaldi
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